martedì 23 aprile 2024

Perché noi maschi non possiamo parlare di aborto?

Nella discussione sui social e fuori che va avanti da giorni sull'aborto, discussione che ha preso il via dopo la proposta di FdI di insediare i Pro Vita nei consultori, mi è capitato di leggere moltissimi interventi di donne di questo tenore: Tu, uomo, non hai l'utero, quindi non puoi parlare di aborto.

Mi sembra un atteggiamento molto intollerante (volevo dire fascista ma forse è troppo forte) e sostanzialmente privo di giustificazione. Se io, uomo, sono interessato ai temi etici, mi documento, leggo, mi informo, cosa impedisce che possa esprimermi in merito? Quale sarebbe il senso di subordinare l'esternazione di una opinione al possesso o meno di un organo del corpo umano? 

Io credo che ognuno possa e debba, se vuole, parlare di ogni argomento su cui ritiene di avere un'opinione, compresi i piu delicati e spinosi. Con pacatezza ed equilibrio, naturalmente, e soprattutto evitando di assumere l'atteggiamento tipico di chi si fa portatore di verità assolute.

lunedì 22 aprile 2024

Ogni tanto


Mentre noi discutiamo del sesso degli angeli, l'esercito israeliano continua indisturbato il suo genocidio coi 18 minori uccisi ieri a Rafah. Dal 7 ottobre a oggi i bambini palestinesi uccisi sono 14.000, le vittime totali 35.000.

Poi per carità, va bene anche parlare del sesso degli angeli, eh, lo faccio anch'io. Ma magari, ogni tanto, ricordarsi degli orrori che accadono poco lontano da noi (e di cui più o meno direttamente siamo complici) non sarebbe male.

domenica 21 aprile 2024

Pretese eccessive

Che poi vabbe', se ci si pensa un po' le pretese di Scurati per quanto condivisibili sono abbastanza lunari. Come si può pretendere che questa compagine di governo si dissoci dal fascismo e abbracci l'antifascismo? Meloni, La Russa e altri vengono da quell'ambiente lì, sono nati e cresciuti in quel brodo di coltura lì e le loro radici sono lì.

Radici non solo politiche ma anche identitarie. Perché l'appartenenza politica afferisce alla sfera dell'identità. Un po' come la religione. E all'identità non si rinuncia. Sì, si può smussare qualcosa, ma il nocciolo è inscalfibile. Ed è così per tutti, anche per me. Quindi è inutile aspettarsi che Meloni, che in altri tempi definiva Mussolini un grande statista, o La Russa (quest'ultimo tiene in casa i busti del duce: figurarsi) si presentino al 25 aprile pronunciando la parola antifascismo. Non la pronunceranno mai, e da un certo punto di vista è normale che sia così e mi stupirei se accadesse.

Quello che è auspicabile, dal momento che questa classe di governo è di questa pasta, è che se ne vada presto a casa, altro non si può fare, e per mandarla casa serve ben altro che un monologo di Scurati.

L'autogol

Al di là di tutta la tragicomica vicenda, chissà se Meloni e soci si sono resi conto dell'autogol che si sono fatti? 

Se infatti avessero lasciato andare in onda normalmente il monologo di Antonio Scurati, il suddetto monologo sarebbe stato visto dai quattro gatti che seguono la trasmissione di Serena Bortone e la cosa sarebbe finita lì. Così facendo, invece, hanno fatto sì che la bomba deflagrasse facendo conoscere il monologo a tutta Italia e anche fuori (oggi ne parleranno probabilmente anche molti media stranieri), che è esattamente il contrario di ciò che voleva il governo. 

Siamo di fronte a un gigantesco e tafazziano caso di stupidità declinata nel famoso "Effetto Streisand". I signori che hanno tentato di applicare la censura, oltre che poco intelligenti hanno dimostrato di non avere ancora capito che nell'era di internet e dei social censurare qualsiasi cosa è impossibile, e se si prova a farlo si ottiene esattamente l'effetto contrario. 

Fantozzi non avrebbe saputo fare meglio.

sabato 20 aprile 2024

20.000 euro


Mi fa un certo effetto questa immagine di Luciano Canfora mentre esce dal tribunale, un po' piegato sotto il peso dei suoi 82 anni. 

Canfora, uno degli ultimi grandi intellettuali contemporanei, è filologo classico, gregista, storico, saggista, ed è stato trascinato in tribunale dalla signora Meloni per averla definita "neonazista nell'anima" durante un incontro con gli studenti di un liceo. 

Frase forte, indubbiamente, sulla liceità o meno della quale deciderà un giudice. Ma, come ha detto giustamente Corrado Augias: "Quale nobiltà d'animo avrebbe dimostrato Giorgia Meloni se avesse detto: 'Il professor Canfora ha sbagliato, ma io nel frattempo sono diventata presidente del Consiglio [la vicenda risale a due anni fa] e non posso prendermela con un privato cittadino'."

Nobiltà d'animo che si è infranta inesorabilmente contro una richiesta di indennizzo di 20.000, miseri, euro.

venerdì 19 aprile 2024

Priorità

Secondo l'Istat, nel 2023 4,5 milioni di persone hanno rinunciato a curarsi per mancanza di soldi. A questo si aggiunge la cronica mancanza di medici, infermieri e personale sanitario vario. Le liste d'attesa per sottoporsi anche agli esami più banali sono infinite e probabilmente non è un'iperbole dire che il SSN è ormai allo sfascio, ma la priorità del governo è mettere i Pro Vita nei consultori.

martedì 16 aprile 2024

Anarchici in famiglia

A volte invidio la vita "anarchica" di Francesca, mia figlia minore, anche se spesso non concordo con le sue scelte. Anarchica nel senso che la vive senza fare della pianificazione un'ossessione. Lei non sta mai in un posto, cambia lavoro spesso, va dove le pare, gira, ama conoscere posti nuovi, gente nuova, ma sempre facendo conto solo su se stessa, senza chiedere supporto o aiuto di qualsiasi tipo a nessuno. 

Anche se le sue radici sono saldamente ancorate qui, lo spirito è libero. Mi sarebbe piaciuto, quando avevo la sua età, essere come lei.

Perché noi maschi non possiamo parlare di aborto?

Nella discussione sui social e fuori che va avanti da giorni sull'aborto, discussione che ha preso il via dopo la proposta di FdI di ins...